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Erotici Racconti

Il giovane medico

By 4 Ottobre 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

Quel dottore di florida e fresca data, così giovanile con il viso un po’ da bambino grazioso e un po’ discreto l’incuriosiva e l’intrigava non poco, poiché lei aveva già deciso stabilendo che in ogni caso avrebbe fatto di certo sesso con lui. Lei andava abbastanza spesso all’ambulatorio cercando di farsi notare, eppure lui fino a quel momento non sembrava collegarsi né corrispondere alle sue voglie, o forse non aveva il coraggio d’esporsi troppo, o probabilmente lei non era stata ancora troppo esplicita né alquanto precisa nel fargli capire quello che realmente anelava.

Quel caldo pomeriggio estivo però, aveva deciso di finire qualcosa, si vestì in modo molto provocante con una maglietta bianca attillata, senza reggiseno con una minigonna smodata senza le mutandine. Prima d’uscire, si guardò lungamente allo specchio per valutare quanto fosse provocante e tentatrice per un uomo con quell’abbigliamento indosso, giacché i seni rotondi e sodi lasciavano intravedere spiccatamente i capezzoli gonfi sotto la maglietta, la gonna lasciava scoperte le cosce ben modellate e faceva predire un sedere dritto e alquanto invitante. Lei si pavoneggiò per qualche minuto pensando fra sé che nessun uomo poteva restare indifferente e insensibile a tanta provocazione, cosicché uscì per raggiungere lo studio medico, a dire il vero poco frequentato a quell’ora in quella rovente giornata d’estate.

Prima di lei, c’era una signora anziana che la squadrò con un’aria un po’ inasprita, indignata e per di più scandalizzata. Passarono pochi imbarazzanti minuti, prima che un signore anziano pure lui, uscisse salutando e che la vecchia, così l’aveva definita con un certo scherno entrasse dal dottore, comunicando e manifestando un certo sollievo nel lasciarla da sola nella sala d’aspetto. Nessuno era con lei, in tal modo da sola attese con impazienza che scorressero quei pochi minuti, poi sentì le formalità, i saluti e la porta s’aprì, infine la vecchia uscì rapidamente senza degnarla d’uno sguardo:

‘Venga pure signora, s’accomodi’ – le accennò il medico.

Il giovane dottore l’invitò a entrare, guardando con un po’ d’imbarazzo e d’impaccio quella giovane donna dal corpo lussurioso e provocante, cosicché rimasero soli nell’ambulatorio:

‘Dottore, ho bisogno d’una visita accurata, perché avverto spesso dei dolori al basso ventre’.

Lei non aveva nemmeno finito di parlare che già incominciò a spogliarsi, sfilandosi la maglietta e mettendo in mostra un seno stupendo, prorompente e sodo, un seno che scrutava in faccia i propri interlocutori. In seguito si sfilò le scarpe e lasciò cadere la minigonna ai piedi restando completamente nuda. Il dottore non poté fare a meno di esaminare quel corpo nudo e favoloso, il nero ciuffo folto dei peli sul pube, le forme armoniose e morbide, poiché sentì già il sesso diventare duro e gonfiarsi innegabilmente nei pantaloni.

La giovane donna si distese sul lettino, ormai certa che il dottore non avrebbe resistito ostacolando quell’avvenimento. Lui s’avvicinò irresoluto e titubante, cercando di fare il disinteressato e l’indifferente, però si vedeva chiaramente che era eccitato e che avrebbe voluto dare sfogo ai suoi istinti. Aveva appena appoggiato la mano sulla pancia della donna, accennando un tentativo peraltro poco convinto d’effettuare una visita medica, che subito lei lo afferrò portandosela celermente sul pube, in mezzo alla foltissima, interessante e nera foresta che nascondeva quella grotta dei desideri. In quel momento il nostro giovane medico ruppe ogni indugio e si buttò con il viso fra i morbidi seni cominciando a baciarli con foga, per leccarne i capezzoli che nel frattempo erano diventati carnosi ed eretti, mentre la donna cominciò a emettere gemiti di piacere.

Lui s’immergeva lussuriosamente fra quei morbidi cuscini di carne, rallegrandosi della loro bellezza e assaporando il loro caldo contatto che lo faceva impazzire, mentre la mano non tardò molto a trovare quell’umida grotta madre e sorgente di tutti i desideri, a carezzarla e a penetrarla con animalesco e impulsivo desiderio. Cominciò a massaggiarle il clitoride, dal momento che cominciò a indurirsi sotto quell’invitante e stuzzicante carezza, intanto che la donna si lasciava andare a mugolii e gemiti sempre più intensi e incontrollati, fino al culmine del piacere che si manifestò ben presto in un grido liberatorio, per il fatto che esprimeva tutta l’energia e l’intensità del godimento fisico provato. In seguito seguirono attimi d’immobilità e di silenzio, nella quale appariva che i due focosi amanti cercassero di fissare rivivendo quelle sensazioni così esaltanti.

Poi la donna s’alzò senza parlare, del resto le parole fra loro in quella circostanza non servivano a molto, s’inginocchiò nuda di fronte a lui, decisa e rapida gli slacciò la cintura dei pantaloni abbassandoli fino a terra. La stessa sorte toccò agli slip e il dottore si trovò nudo dalla cintola in giù, con il sesso eretto e violaceo per l’eccitazione, che presto sparì catturato dalla bocca accogliente e vogliosa di lei. Un brivido gli fece contrarre l’addome e un sospiro di piacere fuoriuscì dalla bocca semiaperta. Lei cominciò abilmente e con perizia a muovere la bocca su e giù lungo quel salsicciotto di carne, gustando i rigidi contorni e la dura consistenza, rivestendolo della sua animalesca, focosa e istintiva passionalità.

Il dottore al momento era in estasi, non capiva più nulla, mentre lei proseguiva il dolce su e giù con la bocca che scorreva con un ritmo costante sulla rigida asta di carne, fino all’esplosione finale. L’onda di sperma ruppe gli argini e lei lo accolse tutto appassionatamente e voluttuosamente come una dolce bevanda.

Dopo lo guardò sorridendo, fintanto che ancora confuso e stordito stava assaporando gli ultimi residui di quel piacere fisico elevato e sublime, che quella donna stupenda gli aveva procurato, in quel caldo, inatteso, inimmaginabile e silenzioso pomeriggio estivo.

{Idraulico anno 1999} 

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