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Erotici Racconti

La metamorfosi della professoressa Concetta 3

By 11 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Usciti dalla fattoria, dato il nostro abbigliamento e visto che erano solo le quattro di pomeriggio di un giorno assolato di tarda primavera , andammo ad infrattarci in un boschetto poco lontano, nella speranza di non essere visti da alcuno fino al calare del sole per poi approfittare dell’oscurità per far ritorno a casa.

– &egrave meglio che rimaniamo qui fino a dopo mezzanotte ‘ disse mio marito mentre spegneva la macchina dopo averla parcheggiata all’ombra di una quercia
– ma cosa facciamo fino a mezzanotte ‘ chiesi io senza ottenere risposta alcuna

Dopo circa due ore in cui non passo anima viva sentimmo in lontananza il vociare di un gruppo di circa una decina di persone che venivano nella nostra direzione.
La situazione stava diventando imbarazzante , infatti mentre mio marito era nudo dalla cintola in giù , io invece ero completamente nuda (ad esclusione di scarpe e calze) e pur stando dentro la macchina il mio seno sarebbe stato ben visibile ai passanti.
Fortunatamente mio marito ebbe l’idea di farmi nascondere nel portabagagli , cosa che io feci appena in tempo per non essere vista dalla chiassosa comitiva, che passo indifferente vicino alla nostra auto.
Visto quanto era accaduto decidemmo di tornare immediatamente verso casa : mio marito alla guida ed io nel portabagagli , sperando di non essere fermati da nessuno.
Fummo fortunati ed arrivammo a casa senza inconvenienti e grazie al fatto che il box &egrave comunicante con l’abitazione salimmo in casa senza essere visti da anima viva.
Appena saliti a casa i mi feci subito una doccia per ripulirmi dalle incrostazioni di sperma che i tre contadini ed il TORO mi avevano scaricato addosso durante la giornata.
Mio marito mentre preparavo la cena non fece cenno alcuno a quanto accaduto e alla pericolosa china da cui stavano precipitando gli avvenimenti.
Infatti ora non avevo più solo un amante che mi scopava a suo piacimento anche davanti al cornutone , ma ero da lui costretta, anche soddisfare altri uomini e non solo (vd. Avventura alla fattoria con il TORO).Non &egrave che la cosa fino ad allora mi avesse procurato dispiacere , anzi’. Ma iniziavo a temere di essere sputtanata pubblicamente e soprattutto che fossero venuti a conoscenza del mio discutibile comportamento anche mio figlio e mia figlia.
Fortunatamente ,come ho già detto nel primo racconto, i ragazzi per motivi di studio vivevano a Roma presso mia sorella e ciò mi permetteva di tenerli al di fuori della mia nuova vita.
Pensando a questo mi rasserenai ed iniziai a cenare insieme al mio cornutissimo consorte. Proprio durante la cena squillò il telefono, andai immediatamente a rispondere , era Pasquale :

– ciao Concetta ho appena finito di visionare il filmino che hanno girato i miei amici contadini, sai ne hanno fatto una copia anche per me ‘
– lo hai già visto ‘ risposi laconicamente io
– certo che sei proprio una grande troia ‘
– non pensavo che avresti sbocchinato veramente il TORO, si andata ben oltre le mie più rosee previsioni – poi dopo una breve pausa proseguì
– comunque ti sto telefonando per dirti che domani pomeriggio verrò a trovarti insieme ai tuoi colleghi professori ed insieme visioneremo il filmato delle tue performance odierne ‘ e poi aggiunse
– ah di al quel cornuto di tuo marito che &egrave invitato pure lui , così lo faccio conoscere ai tuoi colleghi , visto che da l’anno prossimo sarà pure il loro vicepreside – si fece una risata e riattaccò.

Io tornai a tavola e diedi la notizia al povero cornuto

– era Pasquale , ha detto che domani verrà qui insieme ai tre professori che mi hanno scopata a scuola ed insieme a loro vedremo il filmino che hanno girato i contadini nella stalla ‘
– dici che dovrò riceverli nuda o dovrò aspettare che me lo chiedano, di spogliarmi ? ‘ gli domandai con il tono della brava moglie che chiede consiglio al marito sul colore del vestito da indossare per un importante ricevimento
– &egrave meglio che li attendi vestita in maniera consona al tuo stato sociale , semmai saranno loro a dirti se e quando dovrai spogliarti ‘ rispose quel ‘bue castrato’ di mio marito

Così troncammo la discussione e trascorremmo il resto della serata come una normale coppia e andammo a coricarci.
La mattina dopo, visto che era domenica , ci alzammo verso le nove e con comodo iniziammo a prepararci per ricevere i nostri amici .
Io sotto un austero vestito grigio scuro , costituito da giacca e gonna sotto il ginocchio indossai calze nere sorrette da giarrettiere , tanga e reggiseno che mi lasciava scoperti i capezzoli, naturalmente le scarpe avevano un tacco da dieci centimetri , che aggiunti al mio metro e settantaquattro mi innalzavano di una spanna rispetto a quel tappetto ciccione di mio marito(163 cm x 85 kg di peso).
Verso le 14.00 puntualissimi arrivarono Pasquale, e suoi tre compari.

– Concetta la conoscete già ‘ disse Pasquale agli uomini dopo che tutti furono entrati in casa e poi proseguì
– Queste invece &egrave Tonino , l’anno prossimo sarà il vostro vicepreside ‘
– Su Concetta adesso presenta i tuoi colleghi al tuo maritino ‘
– Tonino questi signori sono Antonio , l’insegnante di lettere, Francesco il professore di matematica e Giuseppe l’insegnante di educazione fisica ‘
– E’ vero che hai un pisellino da sei centimetri ‘ disse Giuseppe rivolgendosi a mio marito
– Dai Tonino non ti vergognare fai vedere ai signori che cazzettino che ti ritrovi ‘ rincarò la dose Pasquale

Così mio marito tra lo scherno generale si calò le braghe esibendo il suo ridicolo cazzetto , che nonostante l’erezione era quasi nascosto tra le pieghe adipose del bassoventre.

– hai visto Concetta che tuo marito &egrave tutto eccitato , cosa lo eccita in tal maniera ‘ disse Pasquale
– Forse l’idea che oggi pomeriggio gli farò crescere ulteriormente le sue già lunghe corna sulla quella fronte pelata ‘
– E’ vero Tonino che ti arrapi all’idea che oggi pomeriggio tratteremo Concetta come una grandissima troia ?? chiese Francesco a quel cornuto di mio marito
– Si professor Francesco sono eccitato all’idea di essere il vostro cornuto ‘ rispose con un filo di voce quasi in falsetto , provocando le risate dei maschioni
– Che vi dicevo , il marito &egrave proprio un bravo cornuto ‘ concluse Pasquale

Mentre mio marito veniva deriso da tutti i presenti , sia per la sua ridicola virilità che per il suo stato di cornuto rassegnato , Pasquale tirò fuori dalla tasca della giacca una video cassetta

– dai Tonino metti questa nel videoregistratore ‘ ordinò Pasquale al cornutone

Naturalmente mio marito ubbidì senza fiatare e con passetti da pinguino (visto i calzoni alle caviglie), tra le risate generali, si diresse con la cassetta verso il televisore.
Nel frattempo io ed i miei colleghi ci eravamo accomodati sul divano di fronte alla TV , naturalmente io stavo nel mezzo.

– dai metti sta cassetta che siamo proprio curiosi di vedere sto filmato ‘ disse con impazienza Antonio , che poi aggiunse
– da quanto ci ha raccontato Pasquale quella zoccola della tua signora ha superato la più navigata delle pornostar , in quanto a troiaggine ‘

Così mio marito con uno stato d’animo tra l’umiliato e l’eccitato accese la televisione ed inserì la cassetta nel videoregistratore.
Le immagini che iniziarono a scorrere erano veramente sconvolgenti e nonostante le avessi vissute in prima persona, il vederle sul televisore di casa mi diede la reale portata del mio stato di degradazione morale.
Il filmato era stato montato da Pasquale , le immagini non svolgevano secondo l’ordine cronologico in cui erano state girate , infatti la prima scena era quella dove io nuda sotto la pancia del TORO , mi prodigavo con le mani e con la bocca sulla virilità della bestia.
Dalle immagini riuscii a vedere quanto fossi infoiata e sconvolta e soprattutto si vide molto chiaramente quando succhiando e menando il cazzo dell’animale ebbi un fragoroso e molto evidente orgasmo.

– che troia ‘ fu il lapidario commento degli uomini in coro
– che vi avevo detto , questa &egrave la regina delle troie ‘ rispose Pasquale
– pensavo che si sarebbe fatta inforcare dai miei amici contadini ma che avesse rifiutato il rapporto con il toro , invece non solo lo ha sbocchinato e ne ha raccolto la sborra , ma ha pure goduto, la troia , nel fare questo ‘ disse sempre Pasquale
– e tu cornutone che facevi mentre quella vacca di tua moglie ti cornificava con una bestia, eh scommetto che ti menavi quel insignificante uccelletto che hai tra le gambe ‘

Le scene che si alternavano davanti alla TV erano di un’oscenità insuperabile ed ebbero come risultato finale l’eccitazione di tutti i maschioni che avevano estratto le loro superbe nerchie dai calzoni , inutile dire che erano tutte in erezione.

– dai troia mettiti inginocchio e sucaci le minchie , tanto il film sai già come va a finire ‘

così io inginocchio davanti a quattro uomini mi alternavo a succhiare il loro splendidi cazzi , loro vedevano un film pornografico dove io ero la protagonista e mio marito con i calzoni alle caviglie ed il pisellino eretto in vista osservava la scena mentre i maschioni lo riempivano di insulti.
Dovete ammettere che la scena &egrave molto eccitante , chissà penserebbero i nostri amici e parenti se mi vedessero in questa situazione , inorridisco solo al pensiero.
Mia figlia e mio figlio credo che non sarebbero neanche in grado di immaginarla una simile scena e spero non vengano mai a sapere di quanto sia troia la loro mamma e cornuto il loro papà.
Così in pochi minuti feci sborrare tutti e quattro i maschioni nella mia bocca e ne bevvi avidamente il succo.

– brava succhiacazzi ora che ci hai sturato le fave perché non ci fai vedere come sei fatta sotto quel vestito ‘ disse Francesco
– giusto , spogliati puttana, facci vedere il culo – gli fece immediatamente eco Antonio

Così mi misi al centro della stanza e con atteggiamenti da spogliarellista consumata mi tolsi gli abiti di dosso rimanendo solo con scarpe e calze.

– vi piaccio maschioni ‘ cinguettai dopo che fui nuda e poi, rivolgendomi a mio marito
– guarda cornuto, mi hanno appena riempito la bocca di sborra ed &egrave bastato che mi togliessi il vestito per rimetterli in tiro –
– guarda che bei cazzi che hanno, non vedo l’ora che mi riempiano per bene e se avessi dieci anni di meno mi farei pure ingravidare , altro che il tuo pisellino ‘

A quel punto mi fecero mettere alla pecorina sulla poltrona

– brava troia adesso uno alla volta prima ti inculiamo e poi ti riempiamo anche la figa ‘
– tu cornutone inginocchiati vicino al culo di tua moglie così vedi bene come entrano bene i nostri cazzi nei buchi di quella grandissima puttana della tua signora ‘

Mi incularono e chiavarono per tutto il pomeriggio , mio marito fu costretto a pulirmi il buco del culo e la fica con lingua ogni qualvolta che venivano riempiti di sborra.
Inutile dire che mentre venivo chiavata e inculata gli uomini infierivano verbalmente su me ma soprattutto sul quel cornutone di Tonino.
Mentre uno dei maschioni mi pistonava un altro rovistando nei cassetti trovò delle fotografie che ritraevano la nostra famiglia al mare.
Erano foto che risalivano all’estate precedente e vi eravamo ritratti oltre io e mio marito anche mia figlia e mia sorella.
Naturalmente avendo come sfondo la spiaggia &egrave ovvio che fossimo tutti in costume da bagno ed i maschioni fecero pesanti apprezzamenti sia su mia figlia che su mia sorella .

– cornutone chi sono quella giovane puttanella e quel troione navigato che mostrano il culo insieme a quella vacca di tua moglie ? ‘ chiese Francesco a mio marito

– sono mia figlia e mia cognata ‘ rispose mio marito
– certo che hanno proprio delle facce da gran troie ‘ commentò Pasquale

Come dicevo mi cavalcarono per tutto il pomeriggio alla fine dopo essersi ricomposti costrinsero il gran cornuto a segarsi davanti alla foto che ritraeva mia figlia in costume da bagno

– dai cornutone sborra sulla faccia di quella zoccola della tua bambina ‘
– dai pensa che quando torna a casa potremmo scoparcela insieme a quella troia di sua
– madre
– Pensala mentre gli riempiamo la bocca con i nostri cazzi o mentre gli sfondiamo quel suo bel culetto ,mentre tu ti seghi l’uccelleto guardandoci –
– Secondo me &egrave troia almeno quanto la madre –

Così quel depravato e debosciato di mio marito eccitato anche da questa situazione si menò il cazzetto e nel giro di pochi secondi sborrò sulla ‘ faccia’ della nostra bimba .
Soddisfatti di averci portato anche a questo stato di depravazione i maschioni se ne andarono lasciandoci soli a casa.
Appena se ne furono andati coprii di insulti quello smidollato del mio consorte ma mentre lo insultavo mi accorsi di essere ancora eccitata .
Allora lo costrinsi a leccarmi la fica colma di sperma , fino a quando non raggiunsi l’ennesimo orgasmo.
I giorni seguenti non fummo importunati dai nostri aguzzini, anche a scuola fui trattata normalmente come una qualsiasi collega fino al giorno prima degli scrutini, quando Pasquale mi convocò nel suo ufficio.

– Concetta ti ho chiamato per darti questo ‘ mi disse mentre riponeva un cazzo di plastica, lungo almeno 25 cm e di buon diametro, sulla scrivania
– Tu questo adesso te lo infili nella fica e con questo infilato vai in classe per l’ultima lezione di questo anno scolastico ‘
– Prima però mi fai un bocchino e con l’ingoio ‘

Rassegnata e non lo nego anche eccitata , mi infilai il cazzone posticcio nella fica senza protestare e dopo essermi infilata nuovamente le mutandine mi accucciai come una cagnetta sotto la scrivania di Pasquale , da dove sbottonai la patta al mio fantastico tiranno estraendone una superba mazza già perfettamente gonfia e turgida.
Così come una puttana devota, iniziai a lambirgli la gonfia cappella con sapienti colpi di lingua e gli frizionavo il filetto che con le labbra poi, dopo un rude invito del mio amante :

– basta giocare ora prendilo in bocca tutto , TROIA ‘

abboccai al stupefacente randello e me lo feci entrare tutto in gola fino a che con le labbra non sfiorai i peli pubici.
Mi sentivo soffocare , potevo respirare solamente dal naso ed avevo allargato le narici a dismisura. Il bastardo mi aveva messo una mano dietro la nuca e con questa faceva pressione impedendomi di sfilarmi il cazzo dalla gola

– si grandissima troia succhiacazzi , stai ferma così e tienilo tutto in bocca fino in gola –
– oh come mi piace , dai puttana fammi sentire la tua bocca calda attorno al cazzo –

Nel mentre sentimmo bussare alla porta

– avanti ‘ disse Pasquale come se io non fossi li sotto la sua scrivania a succhiargli il cazzo

Era Carmine il bidello , un tipo molto poco raccomandabile con un’aria proprio da brutto ceffo, pare che sia stato pure in galera

– buongiorno signor preside – disse entrando
– buongiorno Carmine ‘ rispose Pasquale quasi mugolando senza nascondere quello che gli stavo facendo
– chi quella BUCCHINA che sta sotta a scrivania ‘ chiese quasi retoricamente Carmine accorgendosi della mia presenza
– Ma &egrave quella zoccolona della professoressa Concetta Z. ‘ disse sempre Carmine dopo avermi riconosciuta
– Complimenti signor preside , chi sa che bella soddisfazione adda esse ficcarlo mocca a chesta signora ‘ e poi continuò
– Certe signore per bene so più zoccole de &egrave puttane che stanno miezavia –

Il preside lo lasciava parlare e afferratami per le orecchie mi pompava il suo cazzo in bocca , mi usava come una bambola gonfiabile incurante della presenza di Carmine.
Seguitò ad usare la mia bocca come fosse una fica fino a quando non mi scaricò in gola tutta la sua sborra

– vengo troia , ti faccio fare i gargarismi con la sborra ‘
– ah bevila tutta succhiacazzi che non sei altro ‘

Finito di sborrare con tono molto severo mi invito a pulirgli il cazzo con la lingua

– leccalo e fai sparire ogni traccia di sborra dal cazzo che stamattina ho messo le mutande pulite ‘

poi come se niente fosse chiese a Carmine cosa volesse

– ero venuto a farle firmare questa circolare signor Preside ‘ gli rispose Carmine

Mentre Carmine gli porgeva il foglio da firmare io ero ancora sotto la scrivania e con la lingua gli pulivo il cazzo dai residui di sperma

– &egrave proprio una puttana affezionata , guardi con quanta devozione le lecca il cazzo signor preside , questa troia ‘
– certo Carmine &egrave proprio una brava puttana la professoressa Concetta ‘
– pensa che in fica c’ha ficcato pure un cazzone di plastica e con questa suppostona adesso se ne andrà in classe a fare lezione ‘
– ti sei eccitato Carmine ? ‘ gli chiese il preside e senza aspettare risposta
– se vuoi te la puoi inculare qui a novanta gradi sulla scrivania ‘ e poi rivolgendosi a me con il tono con cui ci si rivolge al proprio cane
– da puttana adesso alzati e mostra il culo a Carmine , che adesso ti inchiappetta ‘

Così mi alzai togliendomi da quella scomoda posizione sotto la scrivania , ma non feci quasi in tempo a tirarmi in piedi che Carmine mi fece piegare a novanta gradi , mi sollevò la gonna sopra il culo e mi tirò giù le mutandine a metà coscia.
Poi senza farmi uscire il cazzo posticcio dalla fica mi puntò la sua grossa cappella sul buco del culo

– professoressa che bello culu che tenete ‘
– mo vu o sfunnu ‘

e con una spinta decisa mi infilò tutta la cappella in culo e dopo pochi secondi di pausa una seconda spinta mi fece entrare per intero il grosso cazzo di Carmine in culo.
Ero veramente piena : il cazzo di plastica mi riempiva la fica e il cazzo di carne mi sbarrava il buco del culo.
Carmine era molto infoiato ed inizio a pistonarmi con veemenza il cazzo in culo, io dopo il dolore iniziale presi a godere della selvaggia penetrazione e prima che Carmine mi scaricasse in culo il frutto dei suoi coglioni ebbi svariati orgasmi.

– ah ti riempio di sborra l’intestino , troia rottinculo ‘

e grugnendo come un animale mi irrorò l’intestino retto con la sua semenza, lasciandomi spossata e piegata a novanta gradi sulla scrivania, con le mutande a mezza coscia, le chiappe di fuori e con un rivolo di sperma che mi colava dal buco del culo lungo la coscia.
Dopo aver rinfoderato l’artiglieria uscendo mi diede una pacca sul culo e ringraziò Pasquale

– grazie signor preside ha proprio un culo favoloso sta zoccola della professoressa Concetta Z’-

Dopo che fu uscito dall’ufficio, Pasquale mi venne vicino e ridendo mi disse

– hai fatto una nuova conquista Concetta , mi sa con tutti questi cazzi da soddisfare avrai bisogno dell’aiuto di qualche altra troiona ‘
– non ti viene in mente nessuna per l’abbisogna ??? ‘
– cosa vuoi dire con questo ?? ‘ chiesi io preoccupata

Ma lui incurante della mia preoccupazione proseguì

– sai avevo pensato di far rimanere tutto in famiglia ”. –
– che ne dici di tua sorella Assunta e di tua figlia Carmela , sai &egrave da quando le ho viste in fotografia a casa tua che ci penso –
– non riesco togliermi di mente quelle loro facce da troie –
– credo che sarà molto divertente coinvolgerle , vedrai che ci divertiremo –
– Su ora ricomponiti e vai a fare lezione , naturalmente con il cazzo di plastica nella fica ‘

Mi impedì anche di farmi il bidé , così dovetti andare in classe anche con la sborra che mi colava dal culo con solo un fazzoletto di carta messo per tamponare.
Purtroppo quello che paventavo si stava avverando , adesso anche mia sorella e mia figlia sarebbero state coinvolte ‘.

Continua

adolfozenetti@virgilio.it

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