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Erotici Racconti

Sei la mia tentazione

By 14 Agosto 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

‘Buonasera cara Bettina, questa volta credo che davvero sia l’ultima mail che ho la possibilità di scriverti, prima di ricevere tue notizie dal Marocco. Come puoi vedere, a quest’ora sono attualmente in ufficio, dal momento che non potrei andare via prima d’averti scritto, in altre parole prima d’averti salutato. Buon viaggio Bettina, spero, anzi, sono sicuro che mi porterai con te nella tua mente e ti stringerai a me ogni volta che ne sentirai il bisogno, ogni volta che ne avrai voglia, fallo liberamente. Pensa a me quanto vuoi, pensami come vuoi, come più ti fa piacere, come più ti dà piacere, come più desideri farlo, come più mi desideri, dolcemente e teneramente, con amore, con interessamento, con passione senza quei commedianti né quei falsi candori, quegl’infondati e insussistenti pudori, quelle bugiarde e simulatrici castità che non ci hanno mai contraddistinto’.

‘Bettina, dolce cruccio e tormento, passione e trasporto del mio animo e della mia mente, perché ancora una volta e sempre più intensamente ho desiderio di fare l’amore con te, in quanto giammai ho desiderato una donna come in questo momento esigo te. La tua assenza e la tua lontananza sarà resa sopportabile dalla speranza, all’opposto, dalla convinzione che i momenti vissuti assieme, le cose che ti sto scrivendo e le emozioni che ho provato siano altrettanto intense per te, per il fatto che la tua assenza sarà tollerata solamente dalla convinzione che saremo comunque vicini, uniti da una passione e da un sentimento che la distanza non può né abbassare né allentare né indebolire. Bettina, ti prego, chiedimi di renderti partecipe dei pensieri che travolgono la mia mente in questo momento, chiedimi di dirti quanta voglia ho di sentire la tua pelle sotto le mie mani, di cogliere il calore del tuo corpo, di baciarti gli occhi, di seguire con un dito il tuo profilo, la tua fronte e le tue labbra, d’accostare le mie labbra alle tue e baciarti, cercare con passione la tua lingua, accarezzare il tuo seno, di scoprirne la forma, di seguirne la rotondità, di sentirne al tatto la morbidezza, di stringerlo mentre le nostre lingue non smettono di cercarsi né di rincorrersi in un bacio eccitante, interminabile e passionale. Chiedimi di cercare i tuoi capezzoli gonfi, irrigiditi tra le mie dita, di stringerli dolcemente e sentirli irrigidire ancora di più, di cercarli con le labbra, di succhiarli, alternando i baci sulle tue labbra. Chiedimi di succhiarli ancora, di girare intorno a essi con la lingua, da un seno all’altro, chiedimi di morderli e nel mentre sento le tue mani tirarmi a te, spingere la mia testa sul tuo seno e poi scendere lungo la mia schiena, stringere i miei glutei e cercare il mio membro duro, eccitato e follemente voglioso della tua bocca. Incancellabile è il ricordo della nostra meravigliosa e sublime intimità che rivivo adesso intensamente, le mie mani sul tuo corpo cercano i tuoi seni, accarezzano le tue gambe, scendono lungo la schiena, si soffermano sui tuoi glutei divaricandoli ogni tanto per mostrare alla mia vista la tua fica timidamente nascosta dalla tua arrapante, foltissima e nera peluria, sennonché bagnata, gonfia d’eccitazione e desiderosa febbrilmente di me’.

‘Le tue mani cercano me allo stesso modo, in quanto le sento scorrere lungo il mio corpo per soffermarsi sul mio petto, sul mio collo, sul mio viso, sul mio ventre a cercare la mia rigidità che desidera le tue carezze, dolcemente le sento avvolgermi, cominciare a muoversi, sfiorarmi i testicoli. Le mie mani s’intrufolano tra le tue gambe, nel tuo sesso a questo punto completamente aperto, interamente offerto alle mie voglie più deliziose. Il movimento si fa sempre più intenso, mi stringi, muovi le mani sempre più rapidamente mentre io m’avvicino con il viso al tuo sesso, non faccio in tempo a sentire il tuo profumo che m’abbandoni, dopo afferri la mia testa e la dirigi tra le tue gambe. La mia bocca è sul tuo foltissimo e fitto pelo, la mia lingua s’introduce dentro la tua fica, avverto chiaramente il tuo sapore e questa situazione mi eccita ulteriormente, visto che la mia erezione aumenta di pari passo’.

‘Io succhio il tuo clitoride, gioco con la lingua intorno a esso, bagno la mia bocca del tuo liquido, l’annego nei fluidi della tua eccitazione ed ecco che sento i tuoi gemiti arrivare, sento un calore intorno al mio membro, poiché è la tua bocca che lo avvolge. Tu stai godendo, stai raggiungendo un orgasmo cullandomi tra le tue labbra, continuo a succhiare deliziosamente il tuo clitoride, percepisco tutte le contrazioni del tuo corpo, sento la tua bocca staccarsi da me e distinguo il piacere che mi procuri giocando con la lingua sul frenulo, ci giri intorno, mi baci tutto, inghiotti nuovamente il mio membro carezzando i miei testicoli’.

‘Ti voglio Bettina, voglio che tu sia mia, voglio fare l’amore con te in tutti i modi, mi sdraio su di te, il mio sesso tocca il tuo, una leggera pressione e le tue labbra si dischiudono accogliendolo in un abbraccio caldo. Scivolo dentro di te e comincio a muovermi, sono dentro di te, sto facendo l’amore con te, le tue mani sulla mia schiena, sui miei glutei mi spingono a penetrarti sempre più a fondo. Ti voglio interamente, voglio tenerti su di me, vederti cavalcare la mia rigidità, prima piano, successivamente sempre più veloce, in seguito nuovamente adagio, mentre le mie mani sono agganciate ai tuoi fianchi e al tuo seno. Attualmente t’inginocchi davanti a me, mi volgi le spalle, m’inviti a penetrarti da questa posizione, io mi dirigo verso il tuo sesso e ti penetro saldandomi ai tuoi fianchi. I nostri sessi sono uniti in un abbraccio passionale, le mie mani cercano ancora il tuo seno, i tuoi capezzoli e la tua bocca’.

‘Bettina io ho il desiderio di sentirti mia totalmente, esco, dirigo la mia verga un po’ più su, sento il tuo corpo irrigidirsi un attimo, però non mi dici di fermarmi, m’appoggio a te, chiudo le mie mani sui tuoi glutei, li divarico leggermente, m’appoggio ancora più a te e lentamente sono dentro di te. L’eccitazione ormai è travolgente, sei mia Bettina, io sono un’unica cosa con te, sono dentro di te, non m’hai negato un rapporto anale. Al presente mi muovo dentro di te, sempre più rapidamente alla ricerca del piacere e mentre le mie mani stringono i tuoi seni incollando le tue spalle al mio petto, giacché anche le tue corrono alla ricerca del piacere, le tue gambe iniziano a tremare, giacché spasmi difformi di piacere pervadono il tuo corpo, io li avverto tutti ed è una totale esplosione cerebrale. Simultaneamente raggiungiamo un orgasmo che mi unirà a te per sempre, che ti farà sentire mia per sempre, che sarà nostro per sempre, sebbene affaticati e indeboliti restiamo stretti, abbracciati con i nostri corpi, nudi bagnati del nostro piacere, accoccolati e teneramente vicini. Portami con te Bettina, portami così se ti fa piacere, se questi miei desideri sono anche i tuoi, portali con te e non farli scolorire, tienili sempre vivi dentro di te senza farli sbiadire con la passione e con l’amore che da lungo tempo ci lega. Ti bacio’. 

Trascorrono due ore, appresso aver cordialmente letto il testo lei amabilmente mi risponde:

‘Buona giornata mio prediletto. Sì, sta’ tranquillo, io ti porto con me, non solamente mi fa piacere, ma ti confermo ancora una volta che i tuoi desideri sono anche i miei, perché mai potranno svanire, giacché oltre a essere impressi nella mia mente o se meglio vuoi nel mio corpo, continueranno a vivere senza sfumare con la medesima passione, con la stessa intensità e con l’identico slancio. Io ti porto con me, copio anche questa tua ultima mail assieme a tutte le altre, che oltre a tenermi compagnia in questi mesi, renderanno la mia lontananza da te meno dolorosa e meno penosa. Quello che hai scritto stasera mi lascia senza parole, dato che è esattamente quello che io avrei desiderato fare, se avessi avuto la possibilità di stare ancora una volta assieme a te, perché io mi sarei donata a te esattamente così come mi dici, le mie mani e la mia bocca t’avrebbero cercato esattamente nel modo che così perfettamente hai saputo tradurre in verbo e ancora t’avrei sentito totalmente mio, così come tu ancora mi avresti sentita totalmente tua. Pensami, pensami tanto anche tu come più ti piace, perché vedrai le mie labbra muoversi e sussurrarti: caro, ti desidero, ti voglio. Dio quanto ti voglio. Immaginami ancora, sempre, mentre facciamo l’amore così come a noi piace, senza quei commedianti e falsi pudori che mai ci hanno trovati interpreti o protagonisti di tante finzioni o grossolanità. Stasera sei stato mio più del solito, perché sotto la doccia non ho saputo resistere alla tentazione e ancora una volta mi sono procurata piacere pensando a te e dopo giunta al culmine, non so quante volte ho invocato il tuo nome. Baciami caro, continua a farlo come tu vuoi, in ogni parte le tue labbra vogliano poggiarsi a donare il loro calore, perché mi troverai sempre cointeressato del tuo godimento, dal momento che in praticità il divertimento e lo svago è il mio.

A presto mio caro. La tua Bettina. 

{Idraulico anno 1999} 

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