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Beatrice e i vicini di casa

By 20 Novembre 2019Aprile 2nd, 2020No Comments

Mi chiamo Beatrice, ho ventitre anni e sono già sposata. Ho un lavoro part-time, che mi occupa solo per tre ore al giorno, la mattina presto. Mio marito per almeno quindici giorni al mese è al lavoro in missione all’estero. Ci siamo trasferiti da poco in città e abitiamo da poco in un grande condominio e non conosco ancora i miei vicini.

Il mese scorso dovevo fare riparare un pensile della cucina e ho incontrato per caso sul pianerottolo una ragazza che abita nell’appartamento di fronte. Le ho chiesto se sapeva a chi mi potevo rivolgere. Lei è stata molto gentile e mi ha detto che sicuramente suo marito poteva farmi il lavoro. Nel tardo pomeriggio sarebbero venuti a casa mia.

Erano le sei e mezzo quando ho sentito suonare il campanello. Alla porta c’erano Paola, così si chiama quella ragazza, e suo marito Alberto. Li ho fatti entrare e Alberto si è subito messo al lavoro. Intanto io e Paola parlavamo. Paola era molto simpatica e mi faceva molte domande sulla mia vita e sul mio matrimonio. Quando ha saputo che stavo per così tanti giorni sola, ha iniziato a dire che era un peccato e che lei non avrebbe resistito a stare per quindici giorni senza suo marito. Sorridendo ha fatto allusioni all’impossibilità di resistere per così tanto tempo senza fare sesso. Mi si è avvicinata a un orecchio e mi ha bisbigliato, ridendo, “Scommetto che la sera ti metti a letto e ti tocchi un bel po’.” Ho sorriso anch’io e le ho accennato un sì con la testa.

Quando Alberto ha finito il lavoro, ho offerto loro un aperitivo e alla fine ho chiesto se dovevo qualcosa. Nulla mi hanno risposto. Ero di fronte ad Alberto e gli ho detto che non sapevo proprio come ringraziarlo. Lui ha alzato la mano e ha portato l’indice sulle mia labbra. “Una ragazza come te sa sempre come ringraziare.” Il suo indice percorreva le mie labbra. Ero imbarazzata, ma anche eccitata. Ho socchiuso un po’ le labbra e Paola mi si è avvicinata, mi ha preso una mano e l’ha portata  proprio al lì, la centro dei pantaloni di Alberto. Mentre iniziavo a succhiargli l’indice ho aperto per bene la mano e lo ho accarezzato. L’ho sentito già grosso e duro. Paola mi ha carezzato sui capelli. “Fai la brava, Beatrice, ringrazia Alberto.” Mi sono chinata.

Con la lingua ho percorso da sotto in su tutta la sua asta. Poi ho accolto il suo cazzo tra le mie labbra e ho iniziato a pompare. Ero eccitatissima. Sentivo Paola che sussurrava ad Alberto. Ho colto le parole “Vedi che è proprio brava … le piace tanto prendertelo in bocca .. faglielo succhiare tutto …” Poi Paola si è chinata vicina e me e mi ha detto “Toccati. A lui piace vedere che ti tocchi mentre lo spompini.” Non ci ho pensato due volte e ho infilato la mia mano sotto i pantaloni della tuta e le mutandine. E’ stato un gran bel pompino, lungo, e sono venuta ancora prima che lui schizzasse dentro la mia bocca. Ho ingoiato tutto e gliel’ho ripulito per bene mentre Paola mi accarezzava la testa e mi diceva che ero proprio brava. 

“Dai, dopo cena torniamo, così non ti tocchi e ti diverti.” Paola, sorridendo, mi ha salutato così e poi mi ha avvicinato la bocca all’orecchio “Fatti trovare senza reggiseno e mutandine. A lui piace così.” E mi ha fatto l’occhiolino. 

Ero eccitatissima. Mi era piaciuto tantissimo fare quel pompino. E mi intrigava quella ragazza che era contenta che il suo fidanzato scopasse la vicina di casa.  Alle nove e mezzo hanno suonato di nuovo alla porta e avevano in mano tre bottiglie di birra. Ci siamo seduti sul divano e dopo pochi secondi Paola si è alzata, si è messa davanti a me e ha esclamato “Guarda Alberto, sicuramente non ha niente sotto.” Mentre lo diceva mi sfilava i pantaloni della tuta. Non avevo nulla sotto e Alberto ha iniziato ad accarezzarmi all’interno delle cosce. Paola mi ha sfilato anche il di sopra della tuta. “Hai propri delle belle tette, Beatrice.” E Alberto si è chinato a mordermi i capezzoli. “Dai andiamo su un letto, che vi divertite un po’.” Paola sorrideva mente lo diceva.

Alberto mi ha preso per un fianco e l’ho condotto in camera. Si è disteso sul letto e Paola mi ha detto “Fammi vedere come lo spogli.” L’ho fatto da gran puttana e poi abbiamo iniziato a toccarci, leccarci, succhiarci. Paola si era seduta su una sedia e ci guardava. Alberto mi ha girato su fianco e me lo ha messo dentro. Abbiamo cambiato più volte posizione. Alberto scopava proprio bene e io ero eccitatissima all’idea di farmi scopare proprio davanti alla sua fidanzata. Sono venuta e venuta ancora. Ci eravamo messi a fare un 69 quando Paola si è avvicinata e ha iniziato a stimolarmi il buchino più piccolo. “Alberto, adesso te la preparo, così glielo metti anche nel culo … Ti piace, vero, Beatrice?” Ho sentito le sue dita infilarsi piano piano dentro. Alberto, dopo poco, mi ha messo alla pecorina e è entrato nel mio culo. Non era mai stato così piacevole e l’ho fatto venire proprio lì dentro. Ci siamo accasciati esausti.

Eravamo lì, stesi sul letto, quando Paola è venuta a sedersi vicino a me. Mi ha accarezzato le tette, sorrideva e mi ha detto “Sono propria felice che ti piaccia così tanto il cazzo. Sei una grande puttana. Domani vieni nel mio centro massaggi. Ho bisogno di un’aiutante e tu sei la persona adatta … guarda – e mi ha mostrato il cellulare – ho filmato la tua scopata con Alberto.” Sorrideva e io ho capito, ma ero contenta.

 

Ora, quando mio marito è all’estero, vado ad aiutare Paola e in cambio, qualche sera, Alberto e Paola vengono a casa mia. Forse siu internet avete visto qualche filmino di noi tre.

 

 

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