Dopo l’esperienza della festa in maschera, M. aveva colto la palla al balzo con il passaggio in auto al collega, ed infine non ha saputo resistere alla tentazione di invitarlo a cena a casa… era davvero emozionata ed eccitata come non la vedevo da tempo, sia nella preparazione della cena, che nel sistemare casa e tutti i dettagli…
Durante il giorno io ero a lavoro e continuavo a ricevere messaggi con foto e richieste di pareri su cosa preparare per cena, cosa indossare sulla serata, per non sembrare troppo o troppo poco…
Arriva l’orario di uscire dall’ufficio e mi dirigo verso casa, quando ricevo una chiamata da M. che nel trambusto dei preparativi aveva dimenticato di prendere o fare un dessert, chiedendomi di andarlo a comprare ad una pasticceria non proprio di passaggio…accetto e inverto la direzione di marcia e vado a prendere il dessert…
Chiaramente mi si fa un po’ più tardi e tornando a casa notò che il nostro ospite era già arrivato perché c’era parcheggiata un’auto non familiare, salgo a casa e una volta aperta la porta li trovo a chiacchierare sul divano mentre sorseggiavano un prosecco, e noto che dovevano aver già fatto almeno due giri visto che la bottiglia era già a metà…
Lui molto ben vestito con pantalone nero, camicia bianca e scarpe nere lucide, un bel ragazzotto alto e grosso di spalle, si alza e mi tende la mano per presentarsi e non posso far a meno di notare le sue grandi mani nere con un palmo bianchissimo… M. si alza per venire a darmi un bacio e noto tutto il suo splendore, e di come avesse deciso di vestirsi in maniera diversa da come mi aveva mostrato per foto: cerchietto rosso tra i capelli neri, labbra rosse, un vestito nero sopra il ginocchio con gonna larga e spalline sottili che mostravano il solco dei suoi seni, calze a rete piccola con brillantini e scarpe nere con tacco alto… un profumo che faceva girare già la testa…
Dice che già era pronto e che dovevo andare a lavarmi le mani… vado in bagno e la mia mente inizia a fantasticare.
Torno di là ci sediamo e cominciamo a mangiare e parlare, lui riempie di complimenti M. per come ha cucinato, la elogia per la sua professionalità a lavoro, e continua a mangiarla con gli occhi… intanto la bottiglia di prosecco termina e anche quella del rosè finisce…
Arriva il momento del dessert ed M. propone di prenderlo di là in soggiorno sul divano, e mi chiede di prepararlo mentre lei si accomoda con l’ospite di la… preparo i piatti e vado di là e con mio stupore li trovo seduti a baciarsi con passione, la lingua di lui grande si fa spazio tra le sue labbra mentre la sua mano è poggiata su una gamba ed accarezza la coscia tirando su la gonna… lei lo lascia fare, quasi aiutandolo perché vedo M. divaricare le gambe e lasciare che il nostro ospite accarezzi la sua figa gonfia da sopra il collant a rete e il perizoma.
Intanto lei con la sua mano stringe il suo cazzo in evidente erezione sotto i pantaloni, e io resto piacevolmente colpito dalla scena. Lei si ferma dal baciarlo, mi guarda e mi sorride, mi fa segno di avvicinarmi e sedermi accanto a lei, mi siedo e lei riprende a baciarlo e toccarlo.
Io le accarezzo la coscia e vado subito ad accarezzarle la figa, la sento gonfia e bagnata…infilo due dita sotto il perizoma e la penetro leggermente, lei fa un sussulto, quasi si ferma dal baciare il nostro ospite e poi riprende…
Vedo la sua mano ormeggiare con la Dio del pantalone, lui L’aiuta ad aprirsi il pantalone, ed infine lei afferra l’elastico degli slip e li scende per liberare il cazzo del nostro ospite.
Lo saga un po’, poi si alza e si mette in ginocchio davanti a lui: continua il movimento su e giù con la mano sull’asta dell’ospite guardandolo dal basso, con l’altra mano gli massaggia le palle… io libero il mio di cazzo dai pantaloni e comincio lentamente a menarmelo… M. mi guarda sorride e allunga una mano per continuare lela mia sega mentre con l’altra mano scappella completamente il nostro ospite e comincia a lavorare di lingua sull’asta, lecca con la punta la base della cappella e poi la punta… infine inghiotte completamente la cappella prima e poi tutto il cazzo, cominciando un pompino che sapeva di enorme piacere…
Nel frattempo lui teneva una mano dietro la testa accompagnando il movimento e con l’altra tirava prima su il vestito scoprendole il culo l, che riflesso nello specchio si mostrava in tutto il suo splendore rivestito dalla rete e con il filo che ne esaltava il taglio…
Continua…
Il racconto nasce dall'unione di alcune esperienze sessuali e relazionali che ho vissuto. Celeste esiste, ma non è quello il…
Pazzesco..sarebbe bellissimo approfondire la sua conoscenza..
Mi piace pensare sia un racconto reale..se ti andasse di parlarne scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Molto interessante, è realtà o finzione? Dove è ambientato?
Felice che le piaccia. Le lascio il beneficio del dubbio…