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Un incidente ben ripagato

By 3 Gennaio 2022No Comments

Avevo 16 anni e stavo per passare al 125 quindi del mio 50 che avrei dovuto tenere per pochi giorni non mi interessava più granché. Quel giorno era pomeriggio presto intorno alle 15, le strade erano vuote e stavo andando da dei miei amici. Arrivato ad un incrocio in cui non avrei dovuto dare la precedenza, passo. Con la coda dell’occhio vedo una macchina che non si era fermata allo stop e che andava non troppo veloce secondo me sui 35/40 km/h. Mi colpì nella parte posteriore destra. Ero a terra leggermente indolenzito ma non ferito. Appena scese dalla macchina colei che mi aveva colpito rimasi di stucco perché era la madre di due miei amici. Mi alzai e lei mi venne incontro chiedendomi scusa e come stavo. Le risposi che avevo soltanto il braccio indolenzito ma riuscivo a muoverlo bene. Lei tranquillizzata mi chiese come stava lo scooter e le risposi “mi hai praticamente distrutto il lato sinistro della carena e secondo me per come sta uscendo la benzina hai bucato o accartocciato il serbatoio e vedo dei tubicini uscire, secondo me hai pure rotto carburatore e altre parti importanti. Lei mi chiese” ti che ne capisci di scooter, quanto ci sarà di danno” (tutti sapevano che lo scooter me lo elaboravo e riparavo io, quindi diciamo che mi potevo ritenere un esperto in materia) e le risposi” secondo me contando tutto circa 800/900€ sicuri.” Lei era disperata e mi disse “come faccio, Ciccio (suo marito) mi ucciderà, è il terzo incidente che faccio questa settimana abbiamo già pagato 3000€ di risarcimenti. Non possiamo pagarne altri 1000€.” Subito la mia mente perversa si era fatta un filmino mentale su come poteva essere ripagata, ma subito pensai che non sarebbe mai successo. Lei mi disse se ci potesse essere un’altro modo e io le dissi di no. Dopo qualche secondo di silenzio in cui lei era disperata e io arrapato, presi coraggio e dissi “un altro modo ci sarebbe” e lei mi rispose “quale” e io “se vuoi che questo incidente non si sappia e rimanga tra noi due, tanto questo scooter non lo utilizzerò più perché prenderò il 125 e lo posso nascondere, potresti ripagarmi con un servizietti” Lei sgranò gli occhi e mi disse” ma sei pazzo, sei un pervertito non lo farò mai” e allora le dissi convinto” va bene, se preferisci dire a tuo marito che devi pagare altri 1000€ di danno perché non ti sei fermata allo stop fai pure” a queste parole si demoralizzo e poi riprese coraggio e mi disse “ deve rimanere tra noi due” il mio cazzo divento duro e il mio cuore sali in gola. Misi lo scooter nascosto in un vicoletto li accanto e sali sulla sua macchina . Le dissi di andare verso le strade di campagna. Appena vidi un stradina che portava in un piccolo boschetto lontano dalla strada le dissi di imboccarla. Arrivammo alla fine della stradina e ci fermammo. Lei mi disse “eccoci qua” e io le dissi “perfetto, allora che ne dici iniziamo?” Lei rispose “che devo fare” e io le dissi “te lo devi mettere in bocca” e lei mi rispose “ma che dici, io avevo pensato a una sega” e io le risposi “ma quando mai, quelle le posso fare da solo” Lei scoraggiata disse “ e va bene” le dissi di scendere perché in macchina era scomodo e appena chiusi lo sportello la feci venire verso di me e si inginocchiò. Le consiglia un telo da mettere sotto le ginocchia perché essendo in campagna per terra era pieno di pietruzze. Lei ne prese uno dal porta bagli e si inginocchiò nuovamente su di esso. Ero eccitatissimo, lei sbottono i pantaloni li abbasso alle caviglie insieme ai box e il cazzo uscì a molla colpendole la faccia. Lei rimase shoccata dalle sue dimensioni, secondo me perché non se lo aspettava e vedendola sbalordita le dissi “sei emozionata” e lei rispose “no sono sbalordita perché non mi aspettavo che avessi un cazzo del genere” e io le risposi “20 cm di virilità” Lei scopri la cappella che era ricoperta da tracce di smegma e ne senti l’odore e disse leggermente schifata “vedo che lo lavi poco” e io risposi “non lo lavo da ieri” e lei facendo due colpi di naso odorandolo disse “si sente” e dopo aver fatto due colpi di mano sue giù lo lecco e mi disse “non sborrarmi in bocca avvertimi prima” annui e lei inzio un favoloso lavoro di bocca. Saliva e scendeva e si soffermava sulla cappella succhiando come se la volesse risucchiare tutta. Poi scendeva e saliva e ogni tanto faceva uscire il cazzo sputava sul glande e faceva qualche colpo di sega e tronava a succhiarlo. Dopo un po’ senti l’odore di saliva venire dal cazzo che ne era completamente ricoperto questo mi fece eccitare e incominciai a spingerle la testa a ritmo. Lei iniziava a fare conati perché il mio cazzo le arrivava in gola e dopo un po’ le spinsi il cazzo più infondo che potevo e sborrai tantissimo. Lei si affogo e vidi che la sborra le uscì dal naso e dalla bocca. Era veramente tanta. Lei spingeva per uscire e la assecondai e lei arrabbiata mi disse “che cosa hai fatto, cretinoo, ti avevo detto di non sborramri in bocca. Che schifo!” E le dissi di calmarmi e che era stata veramente brava. Lei mi fece un sorriso e ridendo mi disse “ mi stavo mettendo a ridere perché mentre te lo succhiavo e ti guardavo avevi una faccia bellissima mentre ansimavi.” Io le dissi magari la vuoi rivedere altre volte e lei mi disse “magari si può fare, non me la lascerei scappare quella verga. E come con tutte le donne con chi ho avuto rapporti anche con lei dopo il primo ce ne furono altri.

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