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Ciao, sono S. e sono il lui della coppia. Convivo con M. da 8 anni, abbiamo due figlie, ma la confessione risale alle prime uscite di coppia da fidanzati. Era la prima festa in maschera a cui partecipiamo come coppia, io mi preparo e mi vesto da Topolino: pantaloni rossi, giacca lunga nera, camicia bianca e papillon, orecchie da Topolino; lei esce da bagno che è favolosa: scarpa rossa con tacco alto rosse, calze nere velatissime,una gonna a palloncino nera con sottogonna bianca che fa intravedere il pizzo,una giacca rossa chiusa con sotto un top nero velato, orecchie da Minnie con fiocco, e trucco sul naso nero a fingere il naso di Minnie.
Ci avviamo a prendere il fratello e la ragazza, lui vestito da sceicco, lei da gitana/ballerina di flamengo con un abito lungo rosso con spacco vertiginoso, calze a rete nere, e scarpe da ballo rosse. Lui chiede di andare con 2 auto perchè non si sente benissimo e non vuole rovinarci la festa se dovesse ritirarsi prima. Accettiamo e partiamo.
La festa è una cena con tavoli e sala da ballo, ci incontriamo con il resto della comitiva, ci sediamo e iniziamo a mandar giù i primi aperitivi tra una foto e uno sfottò.
Le ragazze spesso si alzano per andare a ballare o andare in bagno, noi maschietti restiamo al tavolo a parlare di tutto. Durante la serata il fratello ci dice che torna a casa, ma T. la ragazza voleva rimanere e mi chiede se potevo riaccompagnarla. io e M. accettiamo e lo salutiamo.
Le ragazze vanno di nuovo a ballare, ma dopo un po’ tornano tutte tranne M. e T.; penso tra me e me che saranno in bagno, ma passa il tempo e non le vedo, quindi chiedo alle altre se le avessero viste, e mi dicono che erano rimaste a ballare.
Vado verso la pista per cercarle, ma non le vedo dove solitamente si mettevano a ballare con le altre, faccio un po’ un giro e le trovo a ballare un poì più in là in disparte: T. stava ballando con un tipo mascherato da soldato, di spalle e si muoveva come se stesse ballando il flamengo agitando un po la gonna mentre il tipo la teneva per i fianche e spesso saliva con le mani sotto al seno e avvicinava il suo ventre al dietro di lei in cerca di contatto; M. stava ballando con un tipo vestito da Fantasma dell’Opera, elegante in smocking con mantello e maschera a metà bianca: nonostante la penombra del buio, lìintermittenza delle luci mi fece notare che il tipo era di colore. Le mani del tipo cercavano spesso le mani di M. e alle volte non trovandole si poggiavano sui suoi fianchi e con il movimento del ballo le facevano salire di molto la gonna al punto che si notava che M. indossava delle calze con reggicalze perchè si vedeva chiaramente il candore della pelle delle cosce.
Un po’ divertito, un po’ brillo, restai a guardare lo spettacolo cercando di cogliere lo sguardo di M., anche perchè, per quanto “molesti” non vedevo da parte delle ragazze reazioni di fastidio. Anzi, subito dopo il soldato aveva afferrato da dietro con entrambe le mani aperte i seni di T. che di risposta si è voltata con il viso e sorriso, mentre il fanstama dell’Opera ha iniziato a baciare M. sul collo, che estasiata buttava la testa indietro in segno di piacere e resa, e lui approfittò per passare le mani dalle gambe a sotto la gonna palesemente sul culo. Nel buttare la testa indietro M. incrociò lo sguardo con il mio, e vedendo che la mia reazione fu un sorriso compiaciuto ricambiò con un sorriso, e poi baciò il tipo in bocca con grande passione. la ragazza del fratello T. ha visto M. lasciarsi andare ed ha quasi seguito l’esempio, baciando il soldato.
Terminato il lungo e passionale bacio, il fantasma sussurrò qualcosa all’orecchio di M. e ci fu uno scambio di “segreti all’orecchio tra loro con sorrisi e risate, e subito dopo M. rivolgendosi a T. e indicando con gli occhi verso la mia direzione disse qualcosa che non sono riuscito a decifrare dal labbiale. Finito di parlare si avvicinarono verso di me sorridenti, e M. mi disse di avvisare la nostra compagnia che andavamo a casa, e che lei e T. si sarebbero avviate in macchina.
Torno al tavolo, avviso gli altri che purtroppo saremmo dovuti andar via anche noi per un imprevisto, recupero le borse e i telefoni delle ragazze, e corro verso l’uscita e l’auto.
Le trovo vicino all’auto con i due tizi che mi si presentano stringendomi la mano, con le stesse mani con cui fino a poco fa palpeggiavano la mia ragazza e la mia “cognata acquisita”. Decidiamo di andare a casa loro e che noi li avremmo seguiti in auto: le ragazze salgono con me e i ragazzi vanno verso la loro auto per poi essere seguiti.
M. mi chiede se per me va bene, se è tutto ok, e se mi va di fare quello che stiamo per fare… guardo T. e dico che se per loro va bene, per me è ok, però T. chiede che dovrà restare un segreto tra noi, ed io accetto.
Seguo l’auto dei ragazzi e ci fermiamo sotto una delle tante palazzine anonime di recente costruzione, saliamo insieme le scale dell’unico piano da salire, e il rumore dei tacchi di M. e T. risuona nella tromba delle scale.
Entriamo in casa e finalmente ad una luce “buona” riesco a vedere chiaramente che il Fantasma dell’opera è un bel ragazzotto di colore molto alto, e il soldato un ragazzo di chiari origini del sud dall’accento, anche lui alto.
Loro fanno tantisismi complimenti alle ragazze, che di risposta non fanno altro che accettare i complimenti e giocare sempre più a mostrarsi: M. seduta sul divano accavalla le gambe mettendo in bella mostra le sue gambe ben oltre dove finisce il nero velato della calza e mostrando il laccio del reggicalze, mentre T. si è tolta lo scialle da gitana che copriva la scollatura mostrando il suo bel seno sodo.
Il ragazzo di colore si complimenta con M. per la scelta del costume e si lascia sfuggire un complimento al suo sedere, dicendo che era rimasto stupito perchè nell’accarezzare aveva sentito che era nudo ipotizzando che non avesse indossando intimo: subito M. si difese dicendo che si sbagliava e per dimosrarlo si alza e fa scendere la gonna alle caviglie mettendo in mostra le sue meravigliose gambe, ma soprattutto il suo splendido culo diviso solo da un sottilissimo filo nero e davanti un triangolo completamente trasparente che mostrava il suo ciuffetto di peli, e così facendo aggiunse che era sopra che non aveva indossato nulla: infatti apri la giacca rossa e sotto il top nero velato erano in bella mostra i suoi seni con i suoi grandi capezzoli ormai duri. Andò in direzione del ragazzo di colore che era seduto sulla poltrona, poggiò un ginocchio sulla poltrona restando in piedi e lasciò che il tipo le accarezzasse le cosce e i glutei, la tirò a sè facendola mettere a cavalcioni su di lei e cominciarono a baciarsi; mi voltai e vidi T. che stava baciando appasionatamente l’altro tizio che a sua volta aveva liberato i seni di T. e sembrava quasi indeciso se baciarla sulle labbra oppure baciare i suoi seni.
In tutto ciò io ero rimasto spettatore, incredulo: la mia ragazza in intimo mezza nuda che cavalcava un tizio sconosciuto, mentre la ragazza del fratello a tette da fuori limonava e palpava il cazzo del tipo sopra i pantaloni.
Tornai in me solo quando vidi la mia ragazza M. mettersi in ginocchio davanti al tipo, tirargli fuori un cazzo enorme e vederla segarlo e inizare a baciarlo alla base e sulla punta, con qualche colpo di lingua; mi sono fatto coraggio e le sono andato dietro per accarezzarle ul suo splendido culo e la figa, che era completamente fradicia di umori: appena le mie dita sfiorarono le labbra della figa, lei prese completamente in bocca il cazzo del tipo. Anche T. si stava dando da fare con un bel pompino all’altro ragazzo.

Continued…

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